QUESITO
Egr. Dr. Fantini,
non vorrei approfittare della sua disponibilità, ma vivo in *** ed ho fatto varie visite. Da tre anni vivo questo calvario.
Stranamente proprio da quando ho iniziato le terapie per l'artrite con cortisone, FANS e vari tipi di immunosoppressori, cioè due anni fa, quel rossore e bruciore a ginocchia, piedi e mani è diventato più costante, pressochè quotidiano, tranne d'estate. Mi è venuto sempre di sera verso le 21-22 sia se sto seduta che a letto; solo ultimamente verso le 18,30 (forse per via del termosifone?). Di mattina o di giorno, invece, mi viene solo se mi metto nel letto.
Non so a cosa sia dovuto ma è insopportabile. Però spesso ho anche rigidità e dolori ad articolazioni ed entesi(prima dell'artrite avevano diagnosticato algodistrofia al piede sx e sindrome fibromialgica).
Successivamente alla dx di artrite avevano anche sospettato una connettivite per la presenza di ANA 1:320 (ma ho anche la tiroidite) e per la presenza di acrocianosi e M. di Raynaud, ma poi hanno escluso una connettivite e da un anno gli esami sono a posto (Terapia attuale: Methotrexate 15 mg).
Mi sono anche chiesta se i tanti sintomi che ho fossero di natura psicogena, ma mi chiedo come faccia la psiche a far diventare ginocchia, piedi, metacarpo-falangee rosse e roventi, anche quando sono tranquilla.
La prego, dato che ha sospettato che non si tratti di entesoartrite e nessuno mi fa un'altra diagnosi, mi può dire quale potrebbe essere la diagnosi giusta?
Le sarei infinitamente grata, anche perchè non voglio imbottirmi di farmaci che non mi fanno minimamente scomparire quel rossore e bruciore insopportabile.
Lettera firmata
RISPOSTA
Gentile Sig.a ***,
il suo disturbo è con ogni probabilità una eritromelalgia, malattia abbastanza rara e di difficile trattamento. La eritromelalgia può esistere da sola, oppure essere secondaria ad altre condizioni morbose. Ogni caso va indagato approfonditamente.
Cordiali saluti.
Prof. Flavio Fantini