Polimialgia reumatica

QUESITO

 Mio padre è affetto da polimialgia reumatica e da tre mesi prende il medrol (1, 1/2, 1/4) compresse. I dolori alle braccia e alle gambe sono quasi completamente scomparsi. Il nostro reumatologo afferma che il medrol deve essere preso la mattina, ma mio padre lo prende dopo pranzo perche la mattina gli da fastidio allo stomaco con gonfiore, piccoli doloretti, perdita di appetito che poi durante l'arco dalla giornata si attenuano.

 (Mio padre soffre di gastro-duodenite e assume 2 compr.di omeprazolo 20 mg) quindi le volevo chiedere: se il cortisone può dare fastidio allo stomaco, se il medrol può essere preso anche dopo pranzo e in fine se c'è un altro medicinale da poter sostituire al medrol.

Anticipatamente ringrazio e sicuro di una sua risposta la saluto.

Lettera firmata

 RISPOSTA

 Gentile Sig. ***,

La Polimialgia Reumatica è una malattia infiammatoria che risponde in maniera ottimale solo al Cortisone, per cui non ci sono alternative a questo trattamento. E' quindi corretto trattare la malattia utilizzando il minimo dosaggio efficace di questo farmaco. Si consiglia di assumere il Cortisonico al mattino dopo la prima colazione per ridurne al minimo i possibili effetti collaterali. Di per sé il Cortisone non dà disturbi gastrici, però potrebbe aggravare i disturbi già presenti o eventualmente provocati da altri farmaci assunti concomitantemente (in particolare FANS o anticoagulanti). In genere i disturbi gastrici da farmaci sono ben controllati dagli inibitori della pompa protonica come l'omeprazolo. Per avere la massima efficacia questi farmaci vanno assunti prima dei pasti. Per suo padre quindi consiglierei la seguente sequenza: al mattino a digiuno la prima compressa di omeprazolo, dopo la prima colazione la dose cortisonica, prima di cena la seconda compressa di omeprazolo. Nel caso questo metodo non funzionasse, potrebbe essere utilizzata questa alternativa: dividere la dose del cortisonico in due ed assumere la prima metà dopo la prima colazione e la seconda dopo cena.

Cordiali saluti.

Prof. Flavio Fantini